Un bel sito – come riconoscerlo

Ragionando sulla domanda “cos’è un bel sito?”, mi sono resa conto che andava fatto questo intervento.
Sul web ci sono degli standard ben precisi. Nessuno vieta tramite i css e la nuova tecnologia, di dare alla nostra “casa o sede sul web” un tocco estetico che sicuramente in quest’era digitale, ha il suo bel peso per la consistenza dell’impatto sulla nostra utenza.

Ma cos’è un bel sito e quale non lo è?
Potrei postare dei link di siti che per me sono invidiabili e perfetti, tutto quello che volete… E non sono una che ha paura di postare anche siti fatti davvero male da un punto di vista di programmazione, ma apparentemente “molto fighi”, ma non sto scrivendo questo post per avviare polemiche, discussioni o confronti – non ora almeno 🙂

Mi reputo una professionista della comunicazione corretta e onesta da un punto di vista intellettuale, per cui alla domanda “cos’è un bel sito?”, rispondo senza dubbio :”E bello quello che piace a chi lo commissiona”.

Un sito web, questo vale come monito per tutte le maestranze che lavorano su un progetto web, non è il nostro super design o le nostre bellissime foto nella nostra strabiliante gallery fotografica animata… Il sito che stiamo facendo è prima di tutto del cliente che lo commissiona e noi, professionisti della comunicazione, prima di soddisfare il nostro ego, dovremmo pensare a cosa davvero serve alla persona o all’organo aziendale, che ci sta incaricando di realizzare il suo sito internet.

Quanti sono davvero disposti a farlo o lo hanno davvero fatto fino ad ora?
Non tutti sicuramente… E non così tanti. Non è proprio un ottima statistica!

Cosa è bello per me, lo so molto bene.
Non sono qui a  influenzare nessuno con le mie idee, ma solo a dire che nel mio metodo di lavoro, la “parte 1” di qualsiasi analisi preliminare, comincia con il “capire le esigenze del cliente” e solo dopo aver metabolizzato questo, mi sento di avanzare delle proposte per il design e per le funzionalità.
Molti siti che ho fatto, saranno brutti per alcuni belli per altri. Così è per tutti… E io non sono una che perde molto tempo sul punto “bello o brutto”, perchè la grande domanda a cui mi impongo di rispondere prima di qualsiasi altra è :”Il mio cliente è contento? Ho raggiunto gli obiettivi? Ho realizzato quello che voleva?”.

Certo, ci sono gli incontentabili…. O quelli che anche se sanno che hanno torto in termini tecnici vogliono fare quello che vogliono, spesso anche compromettendo il risultato.
Ne capitano in tutte le cose della vita, non solo nel lavoro, restano “casi” e per fortuna non sono delle “costanti” (almeno per me, fino ad ora – grazie al cielo!).
Questo perchè coi miei clienti instauro un rapporto di stima professionale, fondato sulla fiducia reciproca.

Tuttavia, se dovessi fare una stima dei clienti che sono stati contenti dei risultati ottenuti con la mia consulenza, posso dormire sonni sereni… Soprattutto da quando ho imparato che il lavoro di consulenza per il quale mi propongo, implica che il proprio ego sia messo da parte, a favore del risultato sperato da chi ci incarica del lavoro.
Mio compito sicuramente, è guidare il cliente correttamente sul web, cercando di fargli muovere passi sicuri e inducendolo a scelte corrette sulla tecnologia da usare.

M.Costa