Essere letti dai nostri utenti in più lingue, è senza dubbio un fiore all’occhiello.
Ci sono due soluzioni che possono essere adottate su un sito web di “nuova generazione”, cioè realizzato secondo i presupposti etici e tecnologici del web 2.0.
La più semplice, è quella di integrare nelle pagine web dei moduli, che traducano automaticamente (basandosi su Google Translate) i contenuti testuali delle pagine, recependo via codice l’impostazione della lingua del browser.
L’altra strada, è quella di tradurre ogni singolo contenuto e renderlo reperibile nelle lingue desiderate.

Va da sè, che l’opzione 2 è molto più seria e professionale dell’opzione 1. L’opzione 1 è utilissima per blog ad esempio o per siti minori, ma è chiaro che è bene affidare le traduzioni ad un esperto, nel momento in cui dobbiamo rendere disponibili i nostri contenuti web, per una potenziale espansione delle vendite sui mercati stranieri.

In questo caso, si disporrà nella migliore delle ipotesi, di un sito aggiornabile in più lingue (CMS multilingue).
Questo CMS se costruito e progettato in modo professionale, permetterà anche l’inserimento di parole e frasi chiave “per lingua”, agevolando quindi l’indicizzazione e il posizionamento di tutti i contenuti presenti.

I pro di una scelta del genere sono infiniti. Solo per citarne alcuni:
– internazionalizzazione dei nostri contenuti
– internazionalizzazione della nostra offerta
– reperibilità nei motori di ricerca dei contenuti in più lingue
– potenziale apertura a nuovi mercati
– espansione dell’utenza web nel mondo
– …

Senza mettere in secondo luogo l’importanza etica di porsi sul mondo con le lingue principali, sicuramente segno di maturità culturale e volontà di interazione con nuove realtà e nuove culture.

In tale scelta con così tanti vantaggi, esiste un contro che ha un enorme peso specifico nella considerazione del sito web per i motori di ricerca e anche per i nostri utenti stranieri: disporre di un sito multilingua in cui NON SI AGGIORNANO le news, i contenuti “freschi”, ma si inseriscono solo le traduzioni delle pagine principali è una spada di Damocle.

Scegliendo l’opzione CMS multilingua, sarà bene assicurarsi degli aggiornamenti periodici nelle lingue principali del sito.
Ricordo a tutti, che se internamente non si dispone del personale, si possono studiare dei pacchetti annuali di traduzioni con consulenti esterni a prezzi più che ragionevoli. Insomma: non esiste la scusa del non aggiornare il sito nelle varie lingue perché “non si ha tempo….”.

Visto dall’esterno, un sito multilingua che presenta notizie e novità solo nella lingua principale, è un sito poco serio.

Perché mettere i bottoni di OPZIONE LINGUA quando poi dentro non c’è quasi niente…. ?
Non possiamo non essere d’accordo su questa considerazione: non serve “fare il gesto”, ci vogliono proprio i contenuti e quindi se si pensa di non star dietro ai contenuti nelle varie lingue scelte, meglio davvero declinare!

Cosa può essere una valida alternativa al sito multilingua abbandonato a sé stesso piuttosto che del modulo per la traduzione con Google Translate?

Ai miei clienti propongo una soluzione sicuramente valida e più concreta: non facciamo il sito multilingua se non siete certi si seguirlo come si deve, ma periodicamente nel corso dell’anno, pubblichiamo delle newsletter specifiche nelle lingue scelte. PDF, HTML per invio tramite client di posta, pagine web del sito adibite alla newsletter…
Questo è un gesto concreto di una realtà matura e dovrebbe essere letto come segue:”Rivolgo ai miei potenziali utenti francesi, una newsletter nella loro lingua, volta a far conoscere i miei servizi o i miei prodotti e informandoli delle mie attività”.
Il documento sarà comunque indicizzato, quindi il contenuto sarà pur sempre reperibile nei motori.
Avremo un sito web in ordine, mono lingua ma sempre con un occhio di dovuta attenzione alla nostra utenza estera che così non si sentirà trascurata o presa in giro da delle opzioni lingua che portano al nulla ….

Per concludere: io voto per il sito multilingua solo se si è certi di seguirlo come si deve. Altrimenti PDF o altri formati condivisi dalle proprie pagine web nelle lingue di nostro interesse e solo su temi specifici (offerte, notizie, proposte, ricerca di partner…)